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Finalmente a casa

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  • Finalmente a casa

    OK, come promesso ecco la storia del mio rientro da Londra con il giocattolo nuovo, e di come il 348 sia stata battezzata Lady Snow.
    Giovedì sera alle 19 ora italiana sono in aeroporto a Delhi, dove mi sento dire che l’aereo ha oltre un’ora di ritardo…
    Pace. Verso le 22,30 finalmente decolliamo alla volta di Amsterdam, dove atterro alle 6 di mattina di Venerdì. Alle 9 prendo l’aereo per Londra e, arrivato a Heathrow verso le 10.30 trovo Mark ad aspettarmi. Gli accordi erano che sarebbe venuto con due auto, la sua e la mia, in modo da permettermi di partire immediatamente. Invece trovo solo lui e la sua Range Rover. Mi spiega che dalle parti di casa sua vi è ancora molta neve per terra e che non sa se riuscirò a partire… Ci muoviamo quindi verso Redding, a Ovest di Londra, per valutare la situazione in loco.
    Le autostrade sembrano belle, e più avanziamo più si fa strada in me la convinzione di partire.
    Arrivati a casa sua ed in effetti le strade secondarie sono piene di neve.
    Decido di provare ad andare. Saluti ed abbracci e via verso Folkestone. Per tutta la M4 il fondo è ottimo e non ho problemi di sorta. I guai iniziano sulla M25 poco prima del bivio per Gatwick. Nessuno ha pulito e la strada è un vero disastro, soprattutto perché gli Inglesi non hanno la minima idea di come si debba guidare con la neve. Morale impiego circa 4 ore ad arrivare al Tunnel sotto la manica invece delle 2 preventivate. Dato che tutti sono in ritardo, non ho problemi a farmi fare il biglietto anche se il mio turno era passato da un pezzo. Imbarco previsto alle 16.00 ora locale, 17.00 in Europa, e nel frattempo inizia a nevicare.
    La traversata va bene, ma all’uscita a Calais trovo una pessima sorpresa: circa 10 centimetri di neve fresca all’uscita della rampa. Siccome sono la macchina n° 3, faccio partire i due davanti a me, prendo la rincorsa e faccio la rampe semplicemente d’inerzia. Mi va bene e riesco con MOLTA calma ad arrivare in autostrada.
    Degno di nota è il fatto che, subito dopo il nostro transito, abbiano chiuso il tunnel per problemi tecnici ed avverse condizioni meteo.
    Ad ogni modo contatto Ton, un amico che vive in Belgio presso il quale devo passare la notte. Mi rassicura che da lui non nevica, e mi consiglia di prendermela con comodo. Impiego oltre cinque ore per fare circa 300 chilometri, viaggiando in condizioni terrificanti con TIR che mi sorpassano in mezzo alla neve a oltre 100 all’ora. Sono decisamente folli.
    Arrivo da Ton alle 22.30, decisamente stremato. Rapida cena e a letto. La mattina dopo splende il sole, ma le strade sono lastre di ghiaccio. Mi avvio pian piano verso Strasburgo, ma una serie di incidenti mi obbligano a prendere deviazioni impreviste, facendomi perdere un’enormità di tempo. L’ultimo botto è causato dal solito TIR che, arrivando a palla, non riesce a fermarsi e travolge 4 (quattro) auto prima di mettersi di traverso sulla strada circa 200 metri davanti a me…
    Morale, arrivo a Basilea che si sta facendo notte e il sole sta lasciando il posto.. ad un’altra nevicata. Piano piano riesco ad arrivare a Lucerna, ma uscendo da una galleria mi trovo davanti ad un muro di neve. Esco quindi con difficoltà dall’autostrada e mi metto alla ricerca di un albergo. Vi risparmio le peripezie delle due ore seguenti, con relativi testa coda, sgonfiamento delle gomme, rifiuto di accoglienza da parte di un albergo i riva al lago, supporto da parte di Svizzeri davvero gentili e rischio di rissa con Svizzeri teste di cavolo…
    Finalmente riesco a trovare alloggio in un albergo del centro e casco addormentato.
    Domenica mattina alle 05.30 mi sveglio e scopro che durante la notte ha smesso di nevicare pesantemente, solo pochi fiocchi scendono dal cielo. Le strade, pur ancora innevate, sono praticabili e quindi decido di tentare la sorte. L’arrampicata verso il Gottardo mi vede praticamente solo sull’autostrada. Il 348 con le gomme sgonfie non sta in strada e quindi vado a passo d’uomo. Appena passata la galleria (19 chilometri a 60 all’ora…) trovo il sereno. Mi fermo a gonfiare le gomme e mi godo per la prima volta la mia nuova compagna. Lady Snow (nome meritato sul campo) va che è una meraviglia, la tonalità dello scarico Tubi è stupenda.
    A casa mi aspettano gli abbracci della famiglia ed il lavoro di costruzione del ripostiglio dove sposterò tutte le carabattole che ho in garage per far posto alla nuova arrivata.
    Un saluto e buon anno
    Eugenio
    Ferrari 328 GTS - Ferrari 348 Spider: Arte in movimento

  • #3
    Venerdì - Foto Francia ed arrivo in Belgio
    File allegati
    Ferrari 328 GTS - Ferrari 348 Spider: Arte in movimento

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    • #6
      Complimenti Eugenio
      la tua deve essere stata una gran bella avventura. Buon anno e felici giorni con la tua nuova Ferrari.

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      • #7
        Ancora complimenti per avere portato a termine con successo la tua odissea, e buon divertimento Eugenio!
        Magari un giorno potremmo fare un'uscita assieme, visto che siamo abbastanza vicini.
        Ciao
        Roberto
        P.S.: molto bello anche il DR Big

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        • #8
          Originariamente inviato da brancati66
          Euge'...tu sei pazzo (nel senso buono del termine).....ho letto il tuo racconto...interessantissimo....io al tuo posto non so se avrei affrontato quel viaggio in quelle condizioni....solo l'idea di rimanere in panne o bloccato dalla neve in piena Europa mi avrebbe terrorizzato. Complimenti....conoscendo molto bene la 348 non so come tu abbia fatta a tenerla in strada con quelle condizioni. Comunque questa "avventura" la ricorderai per tutta la vita. Adesso raccontaci i dettagli: quanti km hai percorso, quanta benzina hai consumato, perchè ti è stato rifiutato il pernottamento da quell'albergo svizzero, perchè hai rischiato la rissa. insomma....semplici dettagli.....
          Allora...
          I chilometri sono stati circa 1400 a causa delle varie deviazioni. Mediamente ho fatto i 9 con un litro, forse anche perchè la velocità media è stata proprio bassina.
          La rissa in Svizzera è stata sfiorata a Lucerna. Ero bloccato in un sottopasso, non riuscivo ad andare nè avanti nè indietro ed una Corsa con due baldi giovani si è fermata per insultarmi e prendermi pre il ****. Io avevo in mano ua grossa sbarra di ferro e dalla mia faccia devono aver capito che non avrei esitato ad usarla. Morale si sono ritirati sotto un diluvio di insulti e bestemmie.
          L'albrego era un due stelle Michelin. La foto del 348 coperto di neve è presa nel parcheggio. L'impiegata non mi ha visto arrivare e dalle mie condizioni (ero stravolto) deve aver pensato che non avessi i fondi per pagare. So solo che da li ho dovuto girare ancora per oltre un'ora prima di poter trovare da dormire. La foto nel garage è stata fatta la mattina dopo. Al mio arrivo i cerchi erano completamente pieni di neve, ma ero troppo fatto per tirare fuori la macchina fotografica.

          Dimenticavo: gli pneumatici erano dei Pirelli P Zero estivi...
          Ferrari 328 GTS - Ferrari 348 Spider: Arte in movimento

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          • #9
            Complimenti per la tua avventura,un giorno potremmo incontrarci per parlarne dal vivo...io abito abergamo..ciao e buon 2010

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            • #10
              Eugenio complimentissimi davvero...il tuo racconto potrebbe essere un'ottima base per un film, con tanto di titolo finale "tratto da una storia vera".
              Complimenti, penso che in pochi, pochissimi avrebbero compiuto un'impresa del genere e sei da ammirare....alla faccia di chi non prende la macchina quando vede una nuvola che si avvicina (in modo scherzoso ovviamente).
              Spero un giorno di conoscerti di persona per poter sentire i diecimila dettagli che avrai da raccontare su questo viaggio che ha dell'incredibile.
              Augurissimi, in tutti i sensi!!!

              Lorenzo

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              • #11
                Davvero complimenti, racconto molto bello e ben documentato.
                Goditi la nuova arrivata!
                www.italiansupercar.net
                www.facebook.com/Italiansupercar

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                • #12
                  eugè complimenti ancora e grazie per averci reso partecipi del tuo acquisto

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                  • #13
                    Grazie a tutti per i complimenti. Devo dire che se avessi saputo in anticipo ciò cui stavo andando incontro, forse Lady snow sarebbe ancora in Inghilterra. In un paio di momenti ho davvero avuto paura di essermi messo in situazioni dove danni all'auto erano inevitabili, e mi sono dato dell'idiota da solo.
                    Ad ogni modo è andata bene ed ora posso dire che il 348 è davvero una signora macchina. alla faccia di chi, senza averci mai messo il sedere sopra, spara giudizi a pera.
                    Spero che presto ci si possa trovare, e raccontarci le esperienze vissute con i nostri giocattoli
                    Ciao
                    Eugenio
                    Ferrari 328 GTS - Ferrari 348 Spider: Arte in movimento

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                    • #14
                      Io penso che lei è un mito, io non sarei mai riuscito in un'impresa di quel genere, sopratutto avrei temuto di distruggere la ferrari appena comprata, comunque sia è andata bene a quanto vedo ed ha comprato una splendita macchina bellissima, ha tutta la mia ammirazione
                      sigpicche qualcuno ce la mandi Buona.... e senza Mutande!!!

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                      • #15
                        davvero vivi complimenti per tutto: capacità di guida e coraggio, scelta dell'auto, resoconto davvero entusiasmante e completo.
                        Sulla storia della gente, che dico, dei barbari svizzeri, dico solo che noi italiani dovremmo prendere nota e ... distanze da questa gente.
                        Purtroppo la nostra stirpe spesso si autoridicolizza, ma nella vita in molte cose importanti siamo SUPERIORI ai barbari ( e non acquisto auto tedesche apposta per questo)!
                        Nella foto con la 328, permettimi, preferisco ancora quest'ultima, una linea senza tempo.
                        Bravo e auguri a tutti.

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