annuncio

Comprimi
Ancora nessun annuncio.

Nasce Aci Storico...

Comprimi
X
 
  • Filtro
  • Ora
  • Visualizza
Elimina tutto
nuovi messaggi

  • Nasce Aci Storico...

    L'Automobile Club d'Italia ha presentato al circuito di Vallelunga il marchio Aci Storico, un programma che garantirà una tutela giuridica e un supporto concreto ai collezionisti di auto d'epoca in Italia. In un momento di grande confusione a livello normativo, nel quale si susseguono polemiche anche dal punto di vista fiscale, accomunando forzatamente l'auto d'epoca a un bene di lusso, l'Aci e il suo presidente Angelo Sticchi Damiani hanno voluto dare un segnale forte: in Italia circolano 4,1 milioni di veicoli con oltre vent'anni di età, l'80% dei quali dal valore inferiore ai 10.000 euro.

    Il registro. La cultura dell'auto d'epoca è particolarmente radicata in Italia, ma ha bisogno di una tutela reale per essere protetta a coltivata. Il progetto Aci Storico si evolverà con la creazione di un Registro Storico, eliminando così l'obbligo di iscriversi a specifiche associazioni per vedere riconosciuti i propri diritti: un messaggio che sembra diretto all'Asi (Automotoclub storico italiano), della quale però non si fa menzione esplicitamente. Saranno studiate anche speciali forme assicurative e verranno messe a disposizione preziose risorse di proprietà dell'Aci, come documenti, libri, riviste e testimonianze storiche, attraverso un database online. Il sistema permetterà inoltre di ottenere assistenza per il rilascio di certificazioni e documenti, ma si occuperà anche di organizzare eventi, mostre e incontri.

    Veicoli d'interesse storico. Per quanto riguarda il delicato tema della selezione dei veicoli d'interesse storico, verrà presto avviato uno studio relativo alle auto d'età compresa tra i 20 e i 30 anni che potranno rientrare effettivamente sotto la tutela di Aci Storico, separando così le auto "vecchie" da quelle di reale interesse per il mondo del collezionismo, già provato dalla pressione fiscale e dalla "fuga" dei modelli più importanti verso i mercati esteri. Per il momento non sono stati definiti i tempi di attuazione, che verranno comunicati in seguito, ma è già stato presentato il logo ufficiale, che riprende quello originale Aci del 1905.


    Fonte: http://www.quattroruote.it/notizie/e...ce-aci-storico
    Ultima modifica di utente1; 11-06-13, 11: 35.

  • #2
    Vi sento stranamente ottimisti, a me pare ricordare l'ACI come un carrozzone pieno di politici emarginati, di idee bislacche, consumatore di risorse infinite; non come l'ADAC (spero sia giusto il nome) tedesco.

    Poi se effettivamente succederà qualcosa di buono ben venga.
    sigpic

    Commenta


    • #3
      Avranno visto il fiume di denaro che movimenta l'Asi e anche loro ne vorranno una parte!!

      Commenta


      • #4
        Non so cosa bolle in pentola ma 2 è meglio di 1.

        Se così fosse si creerebbe la concorrenza per l'ASI.

        Staremo a vedere.


        Marco 348 TB

        Commenta


        • #5
          Premesso che io ho una Fiat Uno 45 fire versione SL dell'85 a carburatori con (quasi) tutti gli optional disponibili per quel modello compresa l'aria condizionata diavia (non la faceva la fiat) che al momento paga ancora bollo e assicurazione normali, credo di avere anche io il diritto di conservare questa umile auto come qualsiasi altra auto storica semplicemente per quello che per me rappresenta (ci sono cresciuto dentro).
          Rendere storiche prima dei 30 anni solo alcune auto perchè sono più rare ci può stare, ma io sono per incentivare il collezionismo a 360% compresi quei modelli di fascia bassa.
          PS
          Per me le A112 che ormai sono ultratrentennali sono delle vere auto storiche in tutte le loro versioni.

          Commenta


          • #6
            Originariamente inviato da robrond
            vero: ma solo se perfettamente e totalmente originali e in perfetto stato. non taroccate o devastate di carrozzeria piuttosto che con gli interni con i buchi
            Dimentichi di dire che questo vale per qualsiasi auto di qualsiasi valore.

            Commenta


            • #7
              Originariamente inviato da brancati66
              Sinceramente io le Uno, le Panda, le 126, le Peugeot 205, ecc. ecc. ecc. le rottamerei d'ufficio.
              Ho il sospetto che se questo succedesse, alla fine col prezzo di una uno o di una panda che hanno motorizzato una gli anni 80 e l'altra gli anni 70-80-90, ci compri due 348.
              Se ne restassero poche i prezzi comunque salirebbero.
              Poi se un'auto storica deve raccontare il suo pezzo di storia del motorismo, credo che la Uno abbia da raccontarne un pezzo molto importante almeno per noi italiani...

              Commenta


              • #8
                Originariamente inviato da allroad
                Condivido pure io:storiche a 25/30 anni per tutte,ma solo se in buone condizioni ed originali in tutte le sue parti o perfettamente restaurate!...tutte le altre da rottamare!
                Se non vuoi dargli le agevolazioni ok (ma con riserva) però cerca di ricordarti che molte delle auto che oggi sono restaurate a puntino e che ci ricordano com'eravamo, in un certo momento della loro vita è probabile che siano anch'esse state dei rottami ancora peggiori delle tante uno, panda 126 (ormai rarissime) ecc che si vedono in giro oggi. E credo che le storiche devono proprio ricordarci com'eravamo e di quanto ci si accontentava una volta quando l'essenziale era considerato lusso. Non so voi, ma nel mio caso lo fa molto meglio una Uno che una Ferrari.

                Commenta


                • #9
                  Originariamente inviato da brancati66
                  E' proprio grazie a queste teorie strampalate (dal mio punto di vista) che l'ASI è diventata un'associazione ridicola (per la serie tutti nel calderone...... basta pagare). Le auto, per poter essere iscritte, (sempre secondo il mio punto di vista) devono avere un passato sportivo o essere state costruite in unità limitate. Le altre son solo auto vecchie di scarsa o nessuna importanza. Le Uno, le Panda, le 205, ecc. ecc. già da nuove già facevano schifo (sempre dal mio punto di vista) ....figuriamoci da vecchie.
                  Sai quante auto di lusso non hanno un passato sportivo? Per te sono belle le sportive, per altri le auto eleganti e per altri ancora quelle che hanno rappresentato un determinato periodo storico. La storia la fanno anche i grandi numeri e quindi le auto di tutti i giorni che hanno portato tante persone al lavoro, in vacanza, a fare la spesa e la gita domenicale. Se il motorismo storico è, come molti lo definiscono, un museo viaggiante, ha IL DOVERE di raccontare la nostra storia che per il 90% della popolazione non è fatta di ferrari, maserati, lamborghini, porsche o mercedes. Quando vedo la gente curiosa avvicinarsi al luogo di un raduno, molte volte li sento dire con nostalgia "questa ce l'avevo anche io" e raccontare aneddoti e ricordi sulla loro gioventù al volante. Preferirei che un domani non fossero solo i facoltosi possessori di auto di lusso ad accaparrarsi il diritto di queste bellissime sensazioni che solo i ricordi possono far riemergere.
                  Perchè se i raduni sono un luogo di incontro, confronto e di socializzazione, devono esserlo per tutti e non solo per pochi fortunati e se il carrozzone del motorismo storico devè essere solo per pochi allora fermatelo perchè voglio scendere.

                  Commenta


                  • #10
                    Originariamente inviato da robrond
                    vero: ma solo se perfettamente e totalmente originali e in perfetto stato. non taroccate o devastate di carrozzeria piuttosto che con gli interni con i buchi
                    Soprattutto con impianti GPL e Metano!!!!!alla faccia dell'originalità!!!

                    Commenta


                    • #11
                      Originariamente inviato da willy
                      Forse il sistema migliore resta la lista chiusa: dopo 20 anni sono storiche solo quelle delle liste, per le altre sono necessari 30 anni.
                      Si eviterebbe quello che mi diceva oggi il mio assicuratore che ha un cliente con una Thema che ha l'assicurazione storica e questo ci fa' 20.000 km l'anno per lavoro....
                      Sul fatto che tutto faccia storia ho comunque dei dubbi: c'e' una bella differenza (sia di costruzione che di tecnica) tra una 500 C con frecce a bacchetta e una 126....
                      Bisogna vedere se poi quando succede qualcosa e lui ci sta lavorando, poi l'assicurazione paga. Sempre che faccia quelle per storiche. Perchè un conto è recarsi sul posto di lavoro, un'altro è usarla SUL lavoro.
                      Comunque non è giusto creare disparità fra un modello e un altro ed è ancora meno giusto farlo con auto dello stesso modello quindi se si vuole spostare la storicità per alcuni modelli più popolari ci sta, ma una vola raggiunta l'anzianità stabilita mi sembra giusto dare le agevolazioni a tutti quelli che per stato di utilizzo lo meritano.
                      La differenza fra topolino e 126 c'è ed è oltre all'età, anche il numero di esemplari prodotti. Questo però non fa della seconda un'auto da rottamare e far sparire dalla circolazione. L'estinzione di un modello non farà certo arricchire lo stato nè darà alcun beneficio a nessuno.
                      Ultima modifica di MagoGalbusera; 14-06-13, 05: 49.

                      Commenta


                      • #12
                        Scusate ma io non credo alle buone intenzioni dell'ACI, è sempre stato un carrozzone statale politicizzatissimo che serviva al riparo dei trombati e al lancio dei magari prossimi trombati, più lottizzato che mai e oggi improvvisamente si ergerebbe a paladino delle vere auto storiche????

                        E' più facile che, annusando l'aria di fronda verso l'ASI abbiano fatto il ragionamento "piatto ricco mi ci ficco" ... ovvero i soldi non fanno schifo a nessuno.
                        sigpic

                        Commenta


                        • #13
                          Grande attenzione all' ACI che è il "cavallo di *****" del nostro motorismo storico, e mi spiego subito:
                          per prima cosa vi ricordo che quando fu varata la legge 246 che ci permette di usufruire del bollo agevolato (e non più tassa di possesso) con le conseguenti agevolazioni anche assicurative, l'ACI si schierò contro, voleva portare il limite storico a 35 anni !!!
                          FACILE capirlo, è concessionaria statale dei bolli e per lei più bollo paghi più ci guadagna, fosse anche un euro a bollo.
                          Ecco il secondo e palese punto, un vero e proprio [B][conflitto d'interessi per cui se mette le mani sulle vatture storiche, in combutta con i nostri cari e assatanati politic,i alzerà l'asticella degli anni per pagare il bollo.
                          ATTENZIONE dunque a non cadere nel TRANELLO, io penso addirittura che faccia parte di un disegno precostituito, ovvero attirare gli appassionati e poi tradirli in combutta con lo stato che è alla ricerca di tasse e soldi.
                          Ricordiamoci che l'ASI, pur con i difetti che si porta, addiruittura aveva tentato, giustamente, di portare la revisione dei veicoli storici a 4 anni, ma non fu accolta la proposta (è ovvio, è una pura tassa, come un autovelox di qualsiasi comune in cerca di soldi).
                          Scommetto che se l'ACI avesse anche il controllo delle revisioni le porterebbe ad un anno.
                          Quindi per me, e non solo, aci storico è un tranello, fa parte di un disegno e per di più oggettivamente è un conflitto d'interessi grande come un palazzo, altro che B...
                          Inoltre mi ripugna che si prenda lo spunto da una mancanza di serietà dei club italiani che accolgono e fanno storiche (sono gli occhi dell'ASI, che ovviamente neè compartecipe) vetture mal tenute e utilizzate giornalmente; è facile capirlo quando sono viste, capire chi è il possessore.
                          Il privato, le assicurazioni, lo hanno capito e purtroppo pagano anche altri che sono veri appassionati.
                          Ma per mettere un freno alla questione chi spunta in Italia: il concessionario di una tassa... siamo sempre al solito.
                          Pensateci bene e l'ASI che sia più ferrea nelle sue regole.

                          Commenta


                          • #14
                            redrake e brancati

                            Concordo con l'ultimo post di redrake io ho sempre identificato l'ACI come il posto dove pagare il
                            bollo e per gli automobilisti non hanno mai fatto niente a favore.
                            Per Luigi, primi scrivi che per te solo le vetture costruite in numero limitato siano degne e poi
                            plaudi all'ACI che mette dentro anche Alfa 90 ! e Arna ! tutte !! limitando poi le 75 niente 1600 ? io ne ho omologata una 2 anni fa a Cesena era come nuova 8000 km percorsi, il proprietario era una persona squisita (io metterei anche il proprietario decente tra le specifiche) e allora perché non considerarla ?

                            Commenta


                            • #15
                              luigi concordo con il controfiocchi

                              ma non sul fatto che solo quelle di elite

                              Commenta

                              Sto operando...
                              X