La Ferrari vince la 12 ore di Bathurst con al volante Toni Vilander
Cose dell’altro mondo. La 12 ore di Bathurst è una delle gare più impegnative del mondo, si è corsa nella notte fra sabato e domenica sul circuito del Mount Panorama nel nuovo Galles del Sud, in Australia, e l’ha vinta la Ferrari. Tanto per avere un’idea del tracciato pieno di insidie e muretti, i piloti lo chiamano l’«Inferno Blu». Davanti a tutti ha chiuso il finlandese Toni Vilander (pilota ufficiale GT) , sulla 488 Gt3 n° 88 del team Maranello Sport con gli australiani Craig Lowndes e Jamie Whincup.
Primo successo per il finlandese
È stata una battaglia intensa al termine dalla quale la Rossa ha imposto un severo distacco agli inseguitori: a più di un giro chiude la Porsche di Calvert-Jones-Long-Lieb-Campbel, ma per la maggior parte del tempo sempre in partita. Nella mischia c’era anche la Mercedes di Baird-Van Gisbergen-Engel che all’inizio ha speronato la Ferrari rimediando una sanzione con un passaggio obbligato ai box. Poi la macchina tedesca nell’ultima ora si è tolta di mezzo da sola centrando un muro quando al volante c’era Van Gisbergen. Whincup, alla prima gara su una Ferrari, ha così potuto gestire il vantaggio, che con i principali rivali fuori era ormai di più di un giro sulla Porsche. Per l’australiano, Vilander e la 488 GT3 si tratta della prima vittoria nella 12 Ore di Bathurst. Per il Maranello Motorsport e Craig Lowndes è invece il secondo successo in quattro anni. Nel 2014 era infatti arrivato il primo trionfo di sempre nella maratona australiana con Lowndes, Mika Salo, Peter Edwards, John Bowe e la 458 Italia GT3
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