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Prova della 348: Davide Cironi

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  • Prova della 348: Davide Cironi

    Buonasera a tutti,
    oggi sul canale YouTube di Davide Cironi finalmente è stato pubblicato il video della sua prova di ben due 348..una gts da 320 cavalli e L'esemplare numero zero della Challenge Stradale.Consiglio a tutti la visione senza anticipare niente, ma -leggendo anche l'articolo pubblicato sul suo sito- si parla in una ottica differente dei tanti pregi e difetti del veicolo, inclusa la fatidica affermazione di Forghieri sulla eccessiva flessibilità del telaio. Ho scoperto con stupore che il progetto del motore appartiene al noto Ing Materazzi, papà tra tante meraviglie, della f40.
    Buona visione!!

    https://www.youtube.com/watch?v=PB8wJWlHy0c
    Ultima modifica di safado; 28-06-18, 16: 17.

  • #2
    visto....e anche scambiato 2 battute con Cironi su FB.......sono rimasto sconcertato....praticamente sbeffeggia il 348 facendo credere che non ha tenuta di strada, che il posteriore si alleggerisce e scoda di continuo, certo entrando di 2° marcia a 7000 giri nei tornanti dell'autodromo di Modena.....e continua con lo sfotto' dicendo che su strada, nei tornanti di montagna puo' essere davvero pericolosa, ma invece su pista tutte ste scodate, volute, sono divertenti....detto da uno che usa le khumo e fa drift....gli ho consigliato di riservare lo stesso trattamento al 328 e anche col 355....
    Enrico

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    • #3
      il proprietario della Challenge è qua iscritto....mi piacerebbe sapere se dopo la prova la vettura era la stessa di prima........

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      • #4
        L'unica cosa vera è che il 348 è stata la prima auto Ferrari ad essere sperimentata quasi solo in pista (sulle strade normali ormai i collaudatori non potevano più fare il bello e il cattivo tempo) e che alla fine venne fuori un auto un pelino nervosa più da pista che da strada ma modificarono le sospensioni e tutto tornò normale , la mia l'ho sfruttata in modo racing ma sui tornanti di montagna niente di particolare , le scodate le facevo con il 308 GT4........quanto al telaio non so quanto forte bisogna andare per sentirlo flettere.....il 246 GT fletteva.....

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        • #5
          Originariamente inviato da scooby2003 Visualizza il messaggio
          il proprietario della Challenge è qua iscritto....mi piacerebbe sapere se dopo la prova la vettura era la stessa di prima........
          sarà tutta spiegazzata

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          • #6
            Anche io sono rimasto abbastanza sorpreso: anche guidandola molto allegramente su strade di montagna non la ho mai vista così nervosa. Urge recuperare diagramma di rigidezza telaio di cui parla sul suo sito. In pratica dice che solo una parte del telaio, quella posteriore, flette. Sarebbe interessante fare un confronto con il telaio della successiva f355, per vederne le differenze.

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            • #7
              Originariamente inviato da Massimo79 Visualizza il messaggio
              Anche io sono rimasto abbastanza sorpreso: anche guidandola molto allegramente su strade di montagna non la ho mai vista così nervosa. Urge recuperare diagramma di rigidezza telaio di cui parla sul suo sito. In pratica dice che solo una parte del telaio, quella posteriore, flette. Sarebbe interessante fare un confronto con il telaio della successiva f355, per vederne le differenze.
              A naso ma proprio a naso i 2 telai sono uguali o quasi e con 80 cv in più dovrebbe flettere alla grande pure il 355, fra altro ad un raduno ho visto un 348 fatto 355 e dubito che i vari pezzi sostituiti per fare sto frankestein se il telaio fosse diverso col tubo che riuscivano a farli stare.

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              • #8
                In prima e seconda, a Modena, non puoi che intraversarla... Anche la mia ben più dolce 456 derapa da paura (solo Dani non se ne è accorto!!!).
                Con una guida più dolce ed efficace, con marce più adatte alla scorrevolezza, secondo me tutto quel nervosismo si traduce in efficacia.
                Ma nel challenge si vedevano tutti quei traversi? Non credo...
                Se Cironi prende la Ferrari 488 Pista e la mette in pista a Modena solo in prima e seconda, secondo voi cosa fa? Dice che flette il telaio pure a lei?

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                • #9
                  Originariamente inviato da Woody Visualizza il messaggio
                  In prima e seconda, a Modena, non puoi che intraversarla... Anche la mia ben più dolce 456 derapa da paura (solo Dani non se ne è accorto!!!).
                  Con una guida più dolce ed efficace, con marce più adatte alla scorrevolezza, secondo me tutto quel nervosismo si traduce in efficacia.
                  Ma nel challenge si vedevano tutti quei traversi? Non credo...
                  Se Cironi prende la Ferrari 488 Pista e la mette in pista a Modena solo in prima e seconda, secondo voi cosa fa? Dice che flette il telaio pure a lei?
                  Seeeeeeeeeeeeee e il Marchionne che non è il conte duca lo fa picchiare in diretta!

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                  • #10
                    Ho vissuto di persona la nascita e lo svolgimento del 1° Challenge Ferrari,nato appunto con la 348,sinceramente non ricordo tutti quei traversi.
                    Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.

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                    • #11
                      Originariamente inviato da safado Visualizza il messaggio
                      Ho vissuto di persona la nascita e lo svolgimento del 1° Challenge Ferrari,nato appunto con la 348,sinceramente non ricordo tutti quei traversi.
                      Pure io c'ero da spettatore e ovviamente nemmeno io li ricordo.

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                      • #12
                        Originariamente inviato da robeseltz Visualizza il messaggio
                        A naso ma proprio a naso i 2 telai sono uguali o quasi e con 80 cv in più dovrebbe flettere alla grande pure il 355, fra altro ad un raduno ho visto un 348 fatto 355 e dubito che i vari pezzi sostituiti per fare sto frankestein se il telaio fosse diverso col tubo che riuscivano a farli stare.
                        Non ho sotto mano evidenza tecnica, ma mentre la mia era a fare il tagliando ebbi una lunga conversazione con il mio meccanico, che le ha trattate entrambe. Mi disse che la f355 aveva un fazzoletto saldato sul telaio in prossimità della sospensione posteriore, per il resto telaio identico. Comunque ora cerco qualche dato in più : solo per curiosità... la mia 348 tiene la strada abbastanza regolarmente

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                        • #13
                          Per curiosità sono andato a vedere gli isometrici dei due telai (348 e f355) su Eurospares, alla ricerca di macro differenze. Effettivamente il telaio posteriore è stato un po’ modificato, verosimilmente per aumentare la rigidezza torsionale: allego una immagine fatta in pausa pranzo, con un paio di differenze.
                          continueró la mia biopsia stasera a casa 😜
                          File allegati

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                          • #14
                            Come qualcuno forse sa, sono un profondo amante della serie 308 e derivate, di parecchie ne ho curato personalmente il restauro e quindi penso di conoscerle abbastanza bene
                            Le conosco bene anche come guidabilità, pur non essendo un pilota.

                            Due anni fa ho lavorato su un 348 di un amico che doveva fare lavori importanti: cinghie, sospensioni e freni.
                            Ovviamente oltre a lavorarci sopra per oltre un mesetto, l’ho anche testata in lungo e in largo alla caccia dei mille problemini che si nascondono dietro ad interventi del genere
                            Diciamo che sono d’accordo col racconto di Davide, anche se secondo me si è spiegato non troppo bene

                            Mi spiego: a mio avviso il 348 ha tre punti deboli:
                            Lo sterzo è figlio di quegli anni in cui le gomme anteriori diventavano sempre più larghe sia per ragioni di marketing( vedi estetica) che di una ricerca smodata di aumentare il valore di accelerazione laterale a raggio costante ( i famosi G)
                            Il risultato è uno sterzo troppo pesante e con rampe di curvature troppo spinte, in sintesi molto sensibile alle piccole variazioni di angoli ma sempre più duro man mano che si aumenta la sterzata.
                            Molti degli sterzi delle supersportive di quegli anni avevano gli stessi problemi, salvo risolverli con un servocomando che mitigava di molto la situazione anche se a fronte di una perdita di sensibilità.
                            Con questo sterzo quando la macchina perde aderenza è difficilissimo riprenderla poiché le manovre di controsterzo sono molto pesanti e quindi lente

                            Il secondo problema è l’assetto sospensivo della vettura. Il rapporto passo/carreggiate della 348 era qualcosa di molto innovativo per la Ferrari dell’epoca.
                            Macchina corta e larga, proprio secondo i dettami più in voga all’epoca, la 348 ha anche una forte componente a freccia, cioè il retrotreno è parecchio più largo dell'anteriore(posteriore) per dare più facilità in ingresso curva e più appoggio in uscita sfruttando meglio la gommatura maggiorata. In pratica si fece una macchina più estrema a livello di misure di telaio, quindi più agile e nervosa, perché si potevano usare gomme dal maggior grip che ribilanciavano la situazione
                            Questo aumentò enormemente i limiti di grip della vettura e le sue velocità in ogni fase di percorrenza. Ma ovviamente le reazioni al limite erano più nervose e rapide.

                            Il terzo e ultimo punto è che questa gommatura genera più grip e questo genera maggiori stress sul telaio, stress a cui i progettisti non erano in realtà del tutto preparati.
                            Venivano da decenni di telai in tralicci e passare ad una monoscocca creo più di un grattacapo. Piccolo appunto: Cironi ha provato un 348 challenge GTS, un modello che poi non fu più usato in favore del GTB che aveva ben altra rigidezza strutturale.
                            Alcune leggende narrano che le prime vetture challenge potessero essere anche GTS per cercare di ampliare il più possibile il parco macchine, che si faceva parecchia fatica a vendere

                            Ovviamente quando parlo di questi “punti deboli”, parlo di situazioni limite, in cui appunto si va a perdere aderenza più o meno di proposito. Con la misura di gomme che ha la 348 questo è un limite molto alto e molto difficile da raggiungere in pista, figuriamoci in strada. E comunque il problema non è arrivare fino al limite di aderenza, ma di quando lo si supera
                            Inoltre parliamo di un problema solo se non lo si sa sfruttare, spesso avere un sovrasterzo in entrata di curva aiuta l’inserimento (ma le rende molto pericolose), e anche avere una forte sensibilità al tiro/rilascio a centro curva rende la vettura più agile senza perdere in scorrevolezza.

                            La situazione migliorò col 355 grazie all’uso di acciai di più alta resistenza nei punti più sollecitati( lasciando quasi inalterata la struttura di base) e grazie ad una completa riprogrettazione della zona alta della scocca con la seconda versione della 355 (quella con cui esordì il cambio F1 e l’elettronica Marelli).
                            Sempre la 355 ricevette alcune migliorie alla geometria delle sospensioni, derivanti dalle esperienze del challenge 348. Ma soprattutto fu il servosterzo a rendere la vettura più sfruttabile da parte di una platea più ampia di guidatori e non solo piloti
                            Parlando del 355 challenge, si beneficiò dello straordinario sviluppo dei pneumatici che partì proprio in quegli anni, dopo decenni di staticità. Queste nuove gomme resero la vettura sempre più gestibile.
                            Faccio notare che usando gomme moderne e lavorando un poco sugli angoli e sulle pressioni per adattare la vettura alle nuove scarpe e alle proprie preferenze, il 348 di oggi è una gran macchina che richiede solo di avere delle gran braccia per essere goduta appieno
                            Sottolineo questa frase proprio per evidenziare che molto della nomea del 348 viene dal suo lancio in un periodo di evoluzione/rivoluzione tecnica che ne ha un poco offuscato il valore. Ma di base si tratta della prima 8 cilindri dell’era moderna e di una grande auto che merita di essere valorizzata e goduta

                            Rispetto alle mie amate 308 parliamo di un mondo totalmente diverso. Le velocità raggiungibili in curva sono enormemente maggiori e lo sterzo drammaticamente più rapido.
                            Certo che se con la 308 sono sempre in totale controllo anche facendola scodare nei tornanti o uscendo in derapata sulle 4 ruote nelle curve più rapide, con la 348 avevo sempre un po’ di timore reverenziale e cercavo di guidare molto più pulito

                            IMHO
                            Ultima modifica di safado; 28-06-18, 16: 05.

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                            • #15
                              Concordo su tutto, tranne che sulla questione Cironi.
                              La ha utilizzata in modo palesemente sgarbato per andare oltre il limite.
                              Quel tipo di guida è una provocazione per qualunque telaio...

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