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  • #16
    La società ha subito smentito dicendo che al volante non c'era il suo pupillo ma un amico
    E se lo dico io....

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    • #17
      Originariamente inviato da gogiannigo Visualizza il messaggio
      La società ha subito smentito dicendo che al volante non c'era il suo pupillo ma un amico
      e la gomma , devono aver trovato un bel detrito....mah

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      • #18
        Sempre solita storia,la ferrari fa titolo

        Rolex, Ferrari e Harley Davidson: confiscato il tesoro di un usuraio
        Rolex, Ferrari e Harley Davidson: confiscato il tesoro di un usuraio

        Rolex, Ferrari e Harley Davidson: confiscato il tesoro di un usuraio
        I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma hanno eseguito un provvedimento di confisca di veicoli, somme di denaro, orologi e gioielli di pregio di proprietà di Gavino Marongiu, detto Paolo, classe ’47. La sentenza della Corte di Appello capitolina - secondo quanto riportato in un comunicato della Guardia di Finanza - ha confermato le accuse nei confronti dell’imprenditore romano, condannato in primo grado per i delitti di estorsione e usura, ordinando la confisca dei beni già sottoposti a sequestro preventivo perché di valore sproporzionato rispetto ai redditi leciti.
        Le attività investigative, svolte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Roma e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, sono state condotte attraverso indagini finanziarie e patrimoniali, perquisizioni, sequestri di documentazione, intercettazioni telefoniche, appostamenti e pedinamenti e hanno fatto emergere le prove della attività usuraria espletata da Marongiu, anche mediante atti estorsivi e lesioni personali ai danni delle vittime.
        L’assoggettamento psicologico di queste ultime è testimoniato in modo lampante dall’episodio che ha visto protagonista un uomo il quale, per sottrarsi alla "brutalità e aggressività" di Maraongiu, era fuggito all’estero dopo essere stato violentemente picchiato e costretto, per qualche giorno, a nascondersi.
        Il condannato, dedito – si legge nel provvedimento – "all’affarismo illecito più sfrenato", aveva minacciato un’altra vittima di “bucarle” un occhio e di tagliarle la testa, mostrandogli un seghetto, se non avesse restituito la somma prestata (circa 150.000 euro) e gli esosi interessi (con tassi anche del 255 % all’anno).
        Il patrimonio oggetto di confisca è costituito da contanti, conti correnti, titoli, polizze assicurative, circa 100 tra orologi, diamanti e preziosi, una Ferrari modello Scaglietti, 2 motocicli (tra cui una Harley Davidson), per un valore totale superiore ai 2 milioni di euro.
        https://www.romatoday.it/cronaca/rol...n-usuraio.html



        Potrebbe interessarti: https://www.romatoday.it/cronaca/rol...n-usuraio.html
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        E se lo dico io....

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        • #19
          Ferrari, Lamborghini e Porsche sequestrate dalla guardia di finanza.
          Operazione Rien ne va plus, condotta tra il capoluogo ligure, la Costa Azzurra, Montecarlo e Maranello.

          Savona.*Il lusso fatto auto: Ferrari, Porsche e Lamborghini, componevano la collezione di un “ricco” nullatenente, evasore totale, che con altri otto prestanome, complici, aveva formato un gruppo criminale transnazionale.
          Le automobili, alcune d’epoca, sono state sequestrate tra Genova, Maranello, Montecarlo e alcune località della Costa Azzurra. Sarebbero state battute presto all’asta in un'importante fiera di settore.

          L’operazione della Guardia di Finanza denominata Rien ne va plus sarà presentata questa mattina in procura a Genova. La collezione di auto sequestrate si trova in questo momento presso il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona.

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          • #20
            Non vorrei sbagliarmi ma credo che il pezzo migliore lo si intraveda dietro il finanziere in divisa in fondo........ è rossa....

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            • #21
              .........RobbyGt stà già preparando il "grano" per l'asta solo che avrà un acerrimo competitore(scooby2003).
              Anche la 600 multipla ha il suo perchè!!!!
              Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.

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              • #22
                azz il viola metalizzato è un must...

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                • #23
                  Filmato che riguarda il sequestro di cui sopra:

                  http://www.ansa.it/sito/videogallery...58b11603d.html

                  Come al solito sbagliano qualcosa nella descrizione,la Lamborghini è una Diablo e non una Murcielago.
                  Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.

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                  • #24
                    la più bella era a Goodwood

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                    • #25
                      Che auto era?

                      Provo a indovinare. Questa:

                      http://www.bonhams.com/auctions/2487...gth=100&page=3

                      Ultima modifica di tyziocayo; 18-07-18, 17: 30.

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                      • #26
                        Silvio esatto era lei


                        Originariamente inviato da tyziocayo Visualizza il messaggio
                        Che auto era?

                        Provo a indovinare. Questa:

                        http://www.bonhams.com/auctions/2487...gth=100&page=3

                        Commenta


                        • #27
                          la 360 era di jean todt,ho letto ieri la notizia

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                          • #28
                            No. La spacciava per jean tod ma quella di jean tod e stata venduta a Monaco dalla rm. Questa era una macchina della Ferrari usata per scuola piloti ,piena di bottoni stile aereo,


                            Originariamente inviato da 7up Visualizza il messaggio
                            la 360 era di jean todt,ho letto ieri la notizia

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                            • #29
                              Una vecchia storia

                              https://www.ilrestodelcarlino.it/mod...alme-1.4048430

                              Ferrari e Pavarotti nel mirino dei banditi. Volevano rubare le salme, condannati

                              Maxi-pene per la gang di sardi che progettò il furto al cimitero

                              Modena, 21 luglio 2018 - Era più che un progetto perché loro, a Modena, c’ erano stati diverse volte per effettuare quei sopralluoghi che sarebbero serviti a organizzare il delicato piano in ogni minimo dettaglio. Ma le mani, sulle salme del Drake e del maestro Pavarotti, fortunatamente non sono riusciti a metterle perchè i carabinieri sono arrivati prima, arrestandoli.
                              E ieri sono arrivate le ultime condanne, pesantissime, per la nota banda di criminali di Nuoro che progettò di trafugare non solo la salma di Enzo Ferrari, il fondatore della scuderia di Maranello, dal cimitero di Modena, ma anche le spoglie del tenore Luciano Pavarotti dal piccolo camposanto di Montale Rangone, a pochi chilometri da Modena. L’intenzione dei membri dell’organizzazione criminale era emersa dalle intercettazioni telefoniche e subito le forze dell’ordine modenesi – avvisate dai colleghi di Cagliari – avevano monitorato eventuali movimenti sospetti nei cimiteri.

                              Dunque, per il gruppo accusato dalla Dda di associazione a delinquere e traffico di droga e armi il Gup Michele Contini, a conclusione del processo con rito abbreviato, ha inflitto 20 anni di reclusione al capobanda Giovanni Antonio Mereu, noto Caddina, emettendo altre diciassette condanne tra i dieci anni e un anno e quattro mesi per gli altri imputati.
                              Accolte quasi per intero le richieste del procuratore aggiunto Gilberto Ganassi, titolare del fascicolo e coordinatore dell’indagine. «Nel caso di Enzo Ferrari c’erano stati diversi sopralluoghi al cimitero modenese da parte della banda tanto che, all’epoca, avvisammo i colleghi di Modena affinché attivassero servizi di vigilanza.
                              Per quanto riguarda il maestro, la banda stava ipotizzando, era all’inizio ma non possiamo escludere che non ne fosse capace», aveva spiegato il comandante del reparto operativo Luigi Mereu. Lo scopo dei delinquenti era ovviamente quello di chiedere un riscatto ai familiari in cambio della restituzione dei corpi. La famiglia Ferrari nel 1979, con Enzo ancora in vita, aveva già vissuto quell’incubo; quando balordi provarono a profanare la tomba di Dino, figlio di Ferrari, sempre a San Cataldo, per poi abbandonare l’idea.

                              In tutto erano 41 le persone coinvolte nell’affaire Ferrari e finite alla sbarra e che avrebbero organizzato il colpo, appoggiandosi a presunti complici emiliani. Gli scagnozzi legati a Giovanni Antonio Mereu, 47enne dell’isola trapiantato a Traversetolo (Parma), conosciuto come ‘Gianni’, sul finire del 2015 si erano presentati almeno due volte nei pressi del cimitero modenese. Probabilmente l’intento era quello di studiare l’area; capire come forzare il cancello d’ingresso e aprire quello della cappella che porta l’illustre cognome per poi, alla fine, sfondare la tomba.
                              Non solo quella: evidentemente nell’aria c’era un doppio colpo legato alle stelle modenesi. «Sennò… ci sarebbe Pavarotti, ce ne sono di personaggi!» la frase intercettata dalle conversazioni tra Gianni Caddina e i suoi ‘scagnozzi’. A marzo alcuni membri del sodalizio, otto, avevano patteggiato pene da 4 anni a 3 mesi. Per gli altri 18 ieri sono arrivate le condanne in abbreviato. Per il boss Giovanni Antonio Mereu, la mente degli inquietanti piani emiliani, sono stati decisi 20 anni.

                              VALENTINA REGGIANI

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                              • #30
                                http://www.tvqui.it/video/home/15286...-indagate.html

                                RICETTAZIONE DI RICAMBI FERRARI, CINQUE PERSONE INDAGATE

                                Un giro di furti e ricettazione è stato smantellato dagli uomini della Squadra Mobile. Dopo il Maxi sequestro avvenuto a febbraio le indagini hanno permesso di recuperare altra merce rubata a marchio Ferrari. Cinque le persone indagate

                                Cinque persone sono indagate perché coinvolte in un giro di ricettazione di pezzi di ricambio per autovetture a marchio Ferrari. L’indagine, effettuata anche grazie all’ausilio di intercettazioni telefoniche e sistemi di captazione a distanza, ha permesso di risalire a dei dipendenti della Ferrari, ma anche di altre società collegate, che rubavano la merce dai canali ufficiali di vendita del Cavallino per rimetterla in vendita in maniera illecita. Il tutto ha avuto inizio nel febbraio scorso quando in seguito ad una segnalazione gli uomini della Squadra Mobile effettuarono un maxi sequestro nell’abitazione di un 35 enne recuperando 110 pezzi di ricambio sottratti da depositi di stoccaggio Ferrari e la cifra di 157 mila euro in contanti probabilmente provento della vendita illecita di altri pezzi. Ulteriori accertamenti hanno fatto emergere che il 35enne insieme ad altri 4 soggetti si procacciava il materiale da vendere illecitamente su canali paralleli. Dopo il maxi sequestro le indagini sono andate avanti e il personale della Squadra Mobile ha effettuato quattro nuove perquisizioni domiciliari recuperando diversi cambi e oltre 70 capi di abbigliamento e parti meccaniche, riconducibili alla casa costruttrice Ferrari S.p.A.
                                E se lo dico io....

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                                Sto operando...
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