Un calo delle immatricolazioni che sfiora il 20%, quasi 300.000 in meno rispetto al 2011. Per l'Unrae il settore dell'auto sta vivendo una crisi che si traduce nella chiusura di una concessionaria al giorno e 10.000 lavoratori in meno a fine anno. Tra i colpevoli l'associazione che riunisce le Case estere operanti in Italia mette anche il Governo Monti, colpevole di disinteresse verso le difficoltà del comparto e per protesta contro l'esecutivo ha annullato la tradizionale conferenza stampa di fine anno per la prima volta in 47 anni.
UNRAE CONTRO IL MONTI-BIS
Per il presidente dell’Unrae Jacques Bousquet, "l’UNRAE attende fiduciosa che un nuovo o rinnovato Esecutivo, espresso dalle prossime elezioni, sappia farsi carico di nuove responsabilità e sappia restituire al mercato dell’auto in Italia quella capacità di contributo all’economia che ci ha sempre contraddistinto. Soltanto in quel preciso momento, quando si sarà insediato il nuovo Esecutivo, andremo ad organizzare un appuntamento di forte comunicazione, nel quale presenteremo le nostre proposte di azioni prioritarie, strategiche per il rilancio del settore e coerenti con il necessario rilancio dell’economia del nostro Paese".
BOUSQUET: "CI HANNO SACCHEGGIATO"
"La Conferenza Stampa prevista per il prossimo dicembre, una tradizione che parte nel lontano 1965, cadendo nel momento in cui si avvicinerà inesorabilmente il vuoto parlamentare legato all’imminenza delle elezioni, non ha più ragione d’essere", ha dichiarato Jacques Bousquet. "Abbiamo voluto dare un segnale forte: chi vorrà, potrà intendere il nostro silenzio come un atto di chiara protesta contro le recenti decisioni fiscali del Governo che hanno inflitto ripetuti colpi al mercato dell’auto e come testimonianza di acuta sofferenza per un settore che per un anno intero è stato non soltanto totalmente trascurato, ma anche saccheggiato".
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