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Ricordo di Gilles
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Tutti ricordano l'epico duello con Arnoux a Digione ma date una occhiata a questo filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=jaLRdO10UW8
Questo era Gilles un pilota tutta anima e volante.
P.S. Imparagonabile ai GP e agli stessi piloti odierni.Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.
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Per me rimane indelebile il suo ricordo,quando ci fu l'inaugurazione del suo mezzo busto io ero presente accompagnato da mio zio con la sua splendida fiat ritmo. Si potrebbe far qualcosa in più per le sue gesta e farle conoscere ad apprezzare anche a questi 20enni che son cresciuti con altri miti
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Oggi girando mi è venuto fuori questo filmato riguardante il grande Gilles,mi ha messo un pò di malinconia ripensando a quei tempi,ai piloti di quei tempi,ai GP di quei tempi e paragonandoli all'oggi..........
https://www.youtube.com/watch?v=3UqQc7wBOf4Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.
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Complicità tra Ferrari e Villeneuve
Oggi mi è capitato sotto mano questo articolo di Nestore Morosini,giornalista sportivo,che vi invito a leggere per capire meglio quanto Gilles era entrato nel cuore di Ferrari tanto da poter essere complice nell'organizzare dei simpatici scherzettii:
http://nestoremorosini.myblog.it/201...a-da-milano-a/Le persone non fanno viaggi,sono i viaggi che fanno le persone.Il viaggio non solo allarga la mente:le dà forma.
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Inagurata a Milano la mostra "Wow, Gilles" di Ercole Colombo.
Centosettanta immagini raccontano la storia del mitico Gilles Villeneuve, accompagnate dai testi di Giorgio Terruzzi, oltre ad alcuni cimeli del canadese. La mostra resterà allo Spazio Oberdan fino al 16 luglio.
Centosettanta immagini che raccontano una storia destinata a restare irripetibile. Davanti all’obiettivo Gilles Villeneuve, dall’altra l’occhio di Ercole Colombo, che ha regalato agli appassionati di sport un viaggio nella vita di un uomo che non conosce tramonto. “Wow, Gilles” è stata presentata allo Spazio Oberdan nel centro di Milano da Colombo e un numeroso gruppo di amici.
Giorgio Terruzzi che ha completato l’opera fotografica con dei testi brevi ed intensi, ed un’imperdibile intervista con Mauro Forghieri che racconta il suo Gilles fino all’ultimo colloquio prima dell’uscita dalla pit-lane di Zolder.
Sono trascorsi trentacinque anni dalla scomparsa di Villeneuve, uno shock mai cancellato da chi ha vissuto l’era dell’Aviatore. La mostra di Ercole Colombo (che sarà aperta fino al 16 luglio) è un tributo ad un pilota che ha parlato con gli appassionati utilizzando un linguaggio tutto suo, senza il megafono offerto dai vincitori seriali della Formula 1.
Ed il messaggio di Gilles è ancora li, abilmente raccolto da Colombo che ha vissuto attimo dopo attimo la “Febbre Villeneuve”. Con l’obiettivo sempre puntato, anche quando i colleghi lo appoggiavano esausti, riuscendo così ad immortalare il famoso “bacio del drake”, o come quando a Las Vegas nel 1981 dopo un’uscita di pista decise di risalire in macchina riuscendo a tornare ai box.
C’è tanto Gilles nella mostra di Ercole Colombo, e c’è tanto Ercole Colombo nel modo di raccontare un Villeneuve con fotogrammi “penosi, indelebili, per sempre commoventi”, come sottolineato da Teruzzi.
Insieme agli scatti è esposto un casco appartenuto a Gilles, il motore della sua 126CK del 1981, e soprattutto la tuta con cui esordi in Formula 1. Un cimelio che dice molto su Villeneuve, che la indossò per ben quattro stagioni dalla Formula Atlantic fino alla Formula 1, sdrucita ma mai sostituita fino a quando non fu la Ferrari a fornirgliene di nuove.
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