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"Ferrari Under The Sky" Design Museum Londra 15 novembre 2017 - 15 aprile 2018

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  • "Ferrari Under The Sky" Design Museum Londra 15 novembre 2017 - 15 aprile 2018

    E' tutto pronto in quel di Londra per una mostra del tutto unica nel suo genere perchè portata avanti da un gruppo di collezionisti privati capeggiati da Ronald Stern.
    "Ferrari Under The Skin" sarà inaugurata il prossimo 15 novembre e per cinque mesi accoglierà clienti,collezionisti e appassionati del Cavallino che potranno ammirare oltre ad una grande raccolta di memorabilia moltissimi modelli in scala 1/1 tra i più rappresentativi di questi primi 70 anni della Ferrari.
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  • #2
    Ecco un articolo del grande Vincenzo Borgomeo de La Repubblica
    http://www.repubblica.it/motori/sezi...48/?refresh_ce

    “Under the Skin”, la Ferrari conquista il Design Museum di Londra

    Nel cuore della cultura dello stile va in scena lo sviluppo creativo e ingegneristico della casa di Maranello, attraverso una serie di vetture eccezionali ma anche con la ricostruzione storica del grande lavoro di Enzo Ferrari
    di VINCENZO BORGOMEO

    “Under the Skin”, si chiama così la spettacolare mostra che domani Ferrari inaugura a Londra, nel tempio mondiale dello stile, il Design Museum di Londra. Così a Kensington va in scena lo sviluppo creativo e ingegneristico della casa di Maranello, attraverso una serie di vetture eccezionali a partire dalla 125 S, la prima auto della Casa, ma anche con la ricostruzione storica del grande lavoro di Enzo Ferrari, qui celebrato anche nel suo ruolo di innovatore "stilistico".

    Una consacrazione del mito che fino al prossimo 15 novembre sposta il baricentro Ferrari da Maranello a Londra, con l'esportazione dell'antica cultura di creazione di miti e con l'esposizione di pezzi rarissimi. Fra questi alcuni disegni tecnici dell'archivio storico del Cavallino Rampante e i motori originali, tutto per svelare il processo di progettazione delle vetture di ogni epoca, gettando uno sguardo inedito al lavoro ingegneristico che si nasconde dietro la loro bellezza esteriore. Da qui l'"under" del titolo.
    E poi per sottolineare il legame con lo stile, saranno esposti diversi modelli di design e della Galleria del Vento per presentare l’evoluzione degli stili e delle tecnologie nel corso degli anni, ricordando come Enzo Ferrari fosse all’avanguardia nello sperimentare nuove tecniche scientifiche. Un percorso espositivo parallelo e fortemente connesso al primo ne ricorda inoltre le principali tappe biografiche, il lavoro e lo spirito competitivo che ha reso il suo nome celebre nel mondo.

    La mostra è stata realizzata anche a Maranello prima dell'estate, nell'ambito delle esposizioni celebrative dei 70 anni del Cavallino, ma la versione inglese “Under the Skin” è molto diversa da quella italiana: più incentrata sulla figura di Enzo Ferrari e sulla ricerca di design.

    A Londra infatti sono stati messi in piedi diversi percorsi. Il primo, ovvio, è "Enzo Ferrari", poi "The cars", "The clients" e "Racing". Chiude poi lo spazio "Design and engineering" e "The future": così per 18 sterline i visitatori si troveranno davanti il mondo di Maranello sotto gli occhi.

    Tanti gli appuntamenti clou: il 15 novembere Flavio Manzoni parlerà davanti al pubblico. Il Senior Vice President del Design Ferrari, parlerà della filosofia che c'è dietro lo stile iconico della Rossa. il 26 novembre ci sarà inveve lo "Scalextric Sunday" per far divertire anche i più piccoli con i modellini Ferrari in azione. Infine il 1 dicembre "The Race to Immortality" dove Daryl Goodrich’s in un bellissimo documentario analizzerà vittorie e sconfitte della storia Ferrari

    E veniamo alle auto esposte. Il cuore della mostra, le sezioni sono queste

    1940 - 1949
    Qui la regina è la 125S, la prima Ferrari della storia, nata nel 1947, poi andata distrutta ma ricostruita dalla Ferrari nel 1987 su dusifnu originali.

    1950 - 1959
    In esposizione la 166 MM Barchetta del 1950 che è stata la prima Ferrari di Gianni Agnelli, la 500 F2 del 1952 che è stata guidata da Alberto Ascari e la il telaio della 250 GT del 1957 che ha costituito la base per molti altri capolavori. Chiude la sezione la 250 GT Cabriolet del 1957 di Pininfarina, considerata una delle auto più belle di sempre

    1960 - 1969
    Si comincia con la 250 GT Berlinetta passo corto (SWB) del 1960, si passa per la 250 GT Berlinetta passo corto ‘Sperimentale’ del 1961 che ha portato allo sviluppo della GTO e che corse fra l'altro fra le mani di Stirling Moss a Daytona. E si arriva a sua maestà 250 GTO del 1962, il Gronchi Rosa del collezionismo, l'auto più preziosa - oltre 50 milioni di dollari - e pià ambita. In questa sezione anche la 275 GTB4 del 1967.

    1970 - 1979
    Spazio alla 365 GTB4 del 1973, più nota come Daytona.

    1980 - 1989
    In mostra un pezzo unico: la Testarossa Spider del 1986 realizzata apposta dalla Pininfarina per Gianni Agnelli. Ma anche la sempre ammiratissima F40 del 1988.

    2000 - present day
    Si comincia con la Ferrari F1-2000 con cui Michael Schumacher riporta il mondiale a Maranello dopo 21 anni e si passa alla "La Ferrari" Aperta del 2016.
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    • #3
      DESIGN MUSEUM

      Scuderia Ferrari a Londra, la mostra vale 140 milioni di dollari


      Una mostra da 140 milioni di dollari: tanto valgono le auto che fanno parte della grande retrospettiva che il Design Museum di Londra dedica a Ferrari per festeggiare i 70 anni di uno dei marchi italiani più celebri al mondo.
      La mostra Ferrari: under the skin, che apre il 15 novembre, inizia con la 125 S, la prima auto da corsa creata con il suo nome da Enzo Ferrari nel 1947, inseguendo un sogno che sembrava impossibile nell’Italia dell’austerità del dopoguerra. Ha un motore da 12 cilindri che non era mai stato usato prima in un’auto di piccole dimensioni, e il suo successo immediato ha permesso la creazione della scuderia Ferrari e lo sviluppo di altre auto.

      • Un’altra sala, l’unica senza auto in mostra, è dedicata alla storia personale di Enzo, con foto della sua infanzia e dei suoi inizi, documenti originali, libri, disegni, lettere, la sua patente di guida e oggetti come la sua stilografica Mont Blanc con le iniziali EF in oro. «La storia di Ferrari è la storia di un uomo geniale e perfezionista che resta tuttora un enigma e una leggenda» spiega Gemma Curtin, direttrice della mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Ferrari di Maranello.
        Dagli anni Cinquanta in poi inizia l’attenzione per il design con l’ingresso di Pininfarina, e la sala più grande della mostra permette uno sguardo dietro le quinte per capire come vengono create le auto Ferrari, come i disegni fatti a mano venivano elaborati in tre dimensioni con modelli in legno e alluminio per creare la forma finale. Ora il design è digitale e le auto vengono scolpite in creta, come dimostra un modello a grandezza naturale dell’auto J50, sottolineando l’effetto scultura e la fusione di manualità e ingegneria high-tech.
        La mostra evidenzia anche l’importanza dei clienti celebri nel rendere così famoso il marchio Ferrari nel mondo, con la 166 MM argento del 1050 personalizzata per Gianni Agnelli, la F40 del 1988 del batterista dei Pink Floyd Nick Mason e la cabriolet 250 GT del pilota Peter Collins, oltre a foto di attori come Steve McQueen, Roger Vadim e Peter Sellers con le loro Ferrari. Anche il direttore d’orchestra Herbert von Karajan era l’orgoglioso proprietario di un’auto Ferrari.
        Enzo Ferrari era un pilota da corsa, e dai primi giorni del marchio a oggi le corse fanno parte del Dna del marchio: ecco allora la rassegna storica delle più importanti auto da corsa, dalla 500 F2 del 1952, con la quale Alberto Ascari aveva vinto il campionato di F1 nel 1952 e 1953, alla Sperimentale del 1961, alla 250 GTO, considerata dagli esperti la più perfetta, fino alla F1-2000 guidata da Michael Schumacher.
        Infine un’occhiata al presente e uno sguardo verso il futuro, con la Ferrari Aperta del 2013, auto ibrida che rappresenta la determinazione del gruppo a continuare con l’innovazione tecnologica e la sperimentazione. «Le auto Ferrari sono la dimostrazione di come una cosa estremamente funzionale, costruita per la velocità, possa essere anche estremamente bella» chiosa Gemma Curtin.

        http://www.ilsole24ore.com/art/moda/...D&refresh_ce=1

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      • #4
        La terza auto che si vede in foto partendo da destra cos'è ?
        Originariamente inviato da Lucio Visualizza il messaggio
        Ecco un articolo del grande Vincenzo Borgomeo de La Repubblica
        http://www.repubblica.it/motori/sezi...48/?refresh_ce

        “Under the Skin”, la Ferrari conquista il Design Museum di Londra

        Nel cuore della cultura dello stile va in scena lo sviluppo creativo e ingegneristico della casa di Maranello, attraverso una serie di vetture eccezionali ma anche con la ricostruzione storica del grande lavoro di Enzo Ferrari
        di VINCENZO BORGOMEO

        “Under the Skin”, si chiama così la spettacolare mostra che domani Ferrari inaugura a Londra, nel tempio mondiale dello stile, il Design Museum di Londra. Così a Kensington va in scena lo sviluppo creativo e ingegneristico della casa di Maranello, attraverso una serie di vetture eccezionali a partire dalla 125 S, la prima auto della Casa, ma anche con la ricostruzione storica del grande lavoro di Enzo Ferrari, qui celebrato anche nel suo ruolo di innovatore "stilistico".

        Una consacrazione del mito che fino al prossimo 15 novembre sposta il baricentro Ferrari da Maranello a Londra, con l'esportazione dell'antica cultura di creazione di miti e con l'esposizione di pezzi rarissimi. Fra questi alcuni disegni tecnici dell'archivio storico del Cavallino Rampante e i motori originali, tutto per svelare il processo di progettazione delle vetture di ogni epoca, gettando uno sguardo inedito al lavoro ingegneristico che si nasconde dietro la loro bellezza esteriore. Da qui l'"under" del titolo.
        E poi per sottolineare il legame con lo stile, saranno esposti diversi modelli di design e della Galleria del Vento per presentare l’evoluzione degli stili e delle tecnologie nel corso degli anni, ricordando come Enzo Ferrari fosse all’avanguardia nello sperimentare nuove tecniche scientifiche. Un percorso espositivo parallelo e fortemente connesso al primo ne ricorda inoltre le principali tappe biografiche, il lavoro e lo spirito competitivo che ha reso il suo nome celebre nel mondo.

        La mostra è stata realizzata anche a Maranello prima dell'estate, nell'ambito delle esposizioni celebrative dei 70 anni del Cavallino, ma la versione inglese “Under the Skin” è molto diversa da quella italiana: più incentrata sulla figura di Enzo Ferrari e sulla ricerca di design.

        A Londra infatti sono stati messi in piedi diversi percorsi. Il primo, ovvio, è "Enzo Ferrari", poi "The cars", "The clients" e "Racing". Chiude poi lo spazio "Design and engineering" e "The future": così per 18 sterline i visitatori si troveranno davanti il mondo di Maranello sotto gli occhi.

        Tanti gli appuntamenti clou: il 15 novembere Flavio Manzoni parlerà davanti al pubblico. Il Senior Vice President del Design Ferrari, parlerà della filosofia che c'è dietro lo stile iconico della Rossa. il 26 novembre ci sarà inveve lo "Scalextric Sunday" per far divertire anche i più piccoli con i modellini Ferrari in azione. Infine il 1 dicembre "The Race to Immortality" dove Daryl Goodrich’s in un bellissimo documentario analizzerà vittorie e sconfitte della storia Ferrari

        E veniamo alle auto esposte. Il cuore della mostra, le sezioni sono queste

        1940 - 1949
        Qui la regina è la 125S, la prima Ferrari della storia, nata nel 1947, poi andata distrutta ma ricostruita dalla Ferrari nel 1987 su dusifnu originali.

        1950 - 1959
        In esposizione la 166 MM Barchetta del 1950 che è stata la prima Ferrari di Gianni Agnelli, la 500 F2 del 1952 che è stata guidata da Alberto Ascari e la il telaio della 250 GT del 1957 che ha costituito la base per molti altri capolavori. Chiude la sezione la 250 GT Cabriolet del 1957 di Pininfarina, considerata una delle auto più belle di sempre

        1960 - 1969
        Si comincia con la 250 GT Berlinetta passo corto (SWB) del 1960, si passa per la 250 GT Berlinetta passo corto ‘Sperimentale’ del 1961 che ha portato allo sviluppo della GTO e che corse fra l'altro fra le mani di Stirling Moss a Daytona. E si arriva a sua maestà 250 GTO del 1962, il Gronchi Rosa del collezionismo, l'auto più preziosa - oltre 50 milioni di dollari - e pià ambita. In questa sezione anche la 275 GTB4 del 1967.

        1970 - 1979
        Spazio alla 365 GTB4 del 1973, più nota come Daytona.

        1980 - 1989
        In mostra un pezzo unico: la Testarossa Spider del 1986 realizzata apposta dalla Pininfarina per Gianni Agnelli. Ma anche la sempre ammiratissima F40 del 1988.

        2000 - present day
        Si comincia con la Ferrari F1-2000 con cui Michael Schumacher riporta il mondiale a Maranello dopo 21 anni e si passa alla "La Ferrari" Aperta del 2016.

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        • #5
          Molte foto e tantissimo pubblico alla inaugurazione, su Facebook molti appassionati hanno caricato le foto
          Dino

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          • #6
            Io invece su instagram ho visto tanti scatti anche di amici italiani. In questi primi giorni l'affluenza è stata notevole segno che c'è sempre voglia di Cavallino in giro per il mondo e poi non dimentichiamoci che Stern è uno che conta nel mondo del collezionismo

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            • #7
              È il proprietario del Testarossa Spyder ex Agnelli
              Ultima modifica di Lucio; 19-11-17, 15: 04.

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              • #8
                La comunità inglese ha sempre recepito di più e non solo in questioni motoristiche ma anche in arte ed economia. Non a caso è il cuore pulsante dell'europa seguita da milano in campo moda.

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                • #9
                  Originariamente inviato da club Visualizza il messaggio
                  La terza auto che si vede in foto partendo da destra cos'è ?
                  Ferrari J50
                  https://it.wikipedia.org/wiki/Ferrari_J50

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