Quando nel 1993 (avevo 15 anni) mi iscrissi per la prima volta al Ferrari Club Italia (l'originale del 1987 creato da Cassano,Dell'Orto e Company) mi bastó telefonare a Maranello e richiedere la documentazione di iscrizione,una volta ricevuta la compilai con tanto di dati dell'auto,pagai con bonifico e l'iscrizione arrivó senza tanti fronzoli e soprattutto senza inviti o raccomandazioni. Erano altri anni,c'erano altre persona e non c'era molto spazio per gli improvvisati. Si viveva la vera passione e soprattutto si andava d'amore e d'accordo. Eravamo qualche centinaia di iscritti e nonostante non esistesse internet ci conoscevamo perché partecipavamo con frequenza ai vari eventi. Poi nel 1997 iniziarono le 'porcate' in azienda e rovinarono tutto con la costituzione degli Owners Club che fu una esperienza fallimentare. Da allora molti ex soci non rinnovarono più il tesseramento perché nel frattempo si erano intrufolati soggetti ambigui e poco affidabili. Da qualche anno il neo ricostituito Ferrari Club Italia sta cercando di sopravvivere e di ritornare ai fasti del passato ma senza riuscirci. I soci sono pochissimi,quasi tutti di primo pelo,agli eventi o raduni intervengono in pochi e molti non rinnovano il tesseramento. Fino a qualche anno fa per risollevare le sorti del Club a chi acquistava una Ferrari nuova veniva automaticamente omaggiato un anno di tesseramento,attenzione non l'esenzione al pagamento delle quote in occasione della partecipazione agli eventi,che difatti rimanevano semi deserti. Oggi mi metto a ridere quando sento che per mantenere alta l'esclusività del Ferrari Club Italia bisogna essere presentati da altri soci, sarà ma per me l'esclusività è ben altra e comunque lontana da quella che molti oggi professano.
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Per fortuna o sfortuna quello che scrivi non è vero al 100 %.
Quando nel 1993 (avevo 15 anni) mi iscrissi per la prima volta al Ferrari Club Italia (l'originale del 1987 creato da Cassano,Dell'Orto e Company) mi bastó telefonare a Maranello e richiedere la documentazione di iscrizione,una volta ricevuta la compilai con tanto di dati dell'auto,pagai con bonifico e l'iscrizione arrivó senza tanti fronzoli e soprattutto senza inviti o raccomandazioni. Erano altri anni,c'erano altre persona e non c'era molto spazio per gli improvvisati. Si viveva la vera passione e soprattutto si andava d'amore e d'accordo. Eravamo qualche centinaia di iscritti e nonostante non esistesse internet ci conoscevamo perché partecipavamo con frequenza ai vari eventi. Poi nel 1997 iniziarono le 'porcate' in azienda e rovinarono tutto con la costituzione degli Owners Club che fu una esperienza fallimentare. Da allora molti ex soci non rinnovarono più il tesseramento perché nel frattempo si erano intrufolati soggetti ambigui e poco affidabili. Da qualche anno il neo ricostituito Ferrari Club Italia sta cercando di sopravvivere e di ritornare ai fasti del passato ma senza riuscirci. I soci sono pochissimi,quasi tutti di primo pelo,agli eventi o raduni intervengono in pochi e molti non rinnovano il tesseramento. Fino a qualche anno fa per risollevare le sorti del Club a chi acquistava una Ferrari nuova veniva automaticamente omaggiato un anno di tesseramento,attenzione non l'esenzione al pagamento delle quote in occasione della partecipazione agli eventi,che difatti rimanevano semi deserti. Oggi mi metto a ridere quando sento che per mantenere alta l'esclusività del Ferrari Club Italia bisogna essere presentati da altri soci, sarà ma per me l'esclusività è ben altra e comunque lontana da quella che molti oggi professano.
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A proposito,se la memoria non mi inganna (e lo so che non mi inganna quasi mai) alcuni di questi soggetti che negli anni scorsi dovevano 'avallare' l'iscrizione di nuovi soci (facendo così il buono ed il cattivo tempo) sono finiti coinvolti (e spesso condannati) per strane storie di truffa,evasione,elusione e chi più ne ha più ne metta....
Alla faccia dell'esclusività
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Io sono stato iscritto per un decennio ed abbandonato con L avvento del nuovo management nel 209/10
Funzionava non diversamente da un club lyons , c’erano le presentazioni e senza non ti iscrivevi
Quando nel 2009/2010 il club cambio il management, per sopperire a mancanza di iscritti la Ferrari promosse L jniziativa di ingresso ai nuovi clienti omaggiando il primo anno
Credo di ricordare che fosse proprio il 2010
Dal 2000 al 2010 era un club bellissimo, ricordi memorabili
Originariamente inviato da Lucio Visualizza il messaggioPer fortuna o sfortuna quello che scrivi non è vero al 100 %.
Quando nel 1993 (avevo 15 anni) mi iscrissi per la prima volta al Ferrari Club Italia (l'originale del 1987 creato da Cassano,Dell'Orto e Company) mi bastó telefonare a Maranello e richiedere la documentazione di iscrizione,una volta ricevuta la compilai con tanto di dati dell'auto,pagai con bonifico e l'iscrizione arrivó senza tanti fronzoli e soprattutto senza inviti o raccomandazioni. Erano altri anni,c'erano altre persona e non c'era molto spazio per gli improvvisati. Si viveva la vera passione e soprattutto si andava d'amore e d'accordo. Eravamo qualche centinaia di iscritti
e nonostante non esistesse internet ci conoscevamo perché partecipavamo con frequenza ai vari eventi. Poi nel 1997 iniziarono le 'porcate' in azienda e rovinarono tutto con la costituzione degli Owners Club che fu una esperienza fallimentare. Da allora molti ex soci non rinnovarono più il tesseramento perché nel frattempo si erano intrufolati soggetti ambigui e poco affidabili. Da qualche anno il neo ricostituito Ferrari Club Italia sta cercando di sopravvivere e di ritornare ai fasti del passato ma senza riuscirci. I soci sono pochissimi,quasi tutti di primo pelo,agli eventi o raduni intervengono in pochi e molti non rinnovano il tesseramento. Fino a qualche anno fa per risollevare le sorti del Club a chi acquistava una Ferrari nuova veniva automaticamente omaggiato un anno di tesseramento,attenzione non l'esenzione al pagamento delle quote in occasione della partecipazione agli eventi,che difatti rimanevano semi deserti. Oggi mi metto a ridere quando sento che per mantenere alta l'esclusività del Ferrari Club Italia bisogna essere presentati da altri soci, sarà ma per me l'esclusività è ben altra e comunque lontana da quella che molti oggi professano.
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