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Niki Lauda

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  • Niki Lauda

    Notizia battuta pochi minuti fa

    Niki Lauda è morto,aveva 70 anni
    File allegati
    E se lo dico io....

  • #2
    Niki Lauda

    È morto questa notte. Riposa in pace Campione.

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    • #3
      Ho appena sentito in tv, è stato un gran pilota è un grandissimo protagonista della Formula 1. È riuscito a farsi rispettare fino alla fine . Ciao Niki
      vincenzo

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      • #4
        E' stato un cazzuto come pilota e come uomo

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        • #5
          Ferrari lo stimava e temeva allo stesso tempo infatti è stato l’unico che ha sbattuto la porta quando è andato via da maranello

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          • #6
            Originariamente inviato da norba Visualizza il messaggio
            Ferrari lo stimava e temeva allo stesso tempo infatti è stato l’unico che ha sbattuto la porta quando è andato via da maranello
            magari il DS del tempo lo aveva dato per finito anzitempo........ho un ammesia per il DS , anzi no

            uomo scorbutico l'austriaco non si comportò troppo bene con il Merzario....anche se dopo sistemarono tutto.

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            • #7
              Quanti attestati di stima da Maranello da questa mattina

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              • #8
                l’eterno guerriero rivale

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                • #9
                  Ho visto uno speciale su SKY 500 con interviste a Turrini e Montezemolo,niente male

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                  • #10
                    Sarebbe bello un programma anche di una sola puntata dedicata a Lauda con in studio ospiti di eccezione come Montezemolo e altri della Ferrari,la Rai o anche Sky stessa potrebbero pensarci. Io la lancio così poi magari se qualcuno legge può seriamente farla
                    Michele "Roger"

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                    • #11
                      Visto che con il tempo tante cose si dimenticano dico anche io che sarebbe interessante uno speciale con ospiti illustri,ospiti che hanno avuto uno stretto contatto con l’austriaco. Oltre a Montezemolo e a Piero Ferrari mi viene in mente Forghieri,Merzario e poi qualche giornalista. Uscirebbe qualcosa di interessante da tramandare ai tifosi futuri

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                      • #13
                        https://motori.ilgazzettino.it/motor...i-4506372.html

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                        • #14
                          Ottima testimonianza non conoscevo l’aneddoto
                          E se lo dico io....

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                          • #15

                            La storia del Fujii la racconta meglio chi c'era ..................... l'Ing. Forghieri.

                            “Per potere parlare dei fatti del Fuji bisogna collegarsi ai fatti del Nurburgring, quando Lauda ebbe il famoso incidente che si risolse in modo non drammatico soprattutto grazie all’aiuto di alcuni piloti tra cui Arturo Marzario ed a Guy Edwards che cercava di aiutare Arturo a tirare fuori Lauda dalle fiamme, usando un estintore e facendogli strada. Ma non riuscirono subito a tirare fuori Lauda che rimase per oltre un minuto nelle fiamme. In quelle circostanze non sono tanto la fiamme il pericolo ma i gas respirati che possono gravemente intossicare il fisico umano. Arturo raggiunse Lauda, ma non riusciva a girare la chiusura rapida delle cinture perché Niki si dimenava in preda al panico. Lauda usava tirare molto le cinture, guidava inchiodato al sedile, ma alla fine Lauda svenne ed Arturo riuscì solo allora a girare il pallettone liberandolo. Lauda sembrava ormai spacciato, lo ricoverarono, le ferite erano profonde ma riuscì a sopravvivere. Io non ero presente a quella gara ed i fatti li ho vissuti attraverso i racconti dei meccanici della Ferrari.
                            Da cosa fosse dipeso quell’incidente non lo stabilimmo mai con precisione, l’unica cosa che sono certo è che aveva appena montato delle gomme slick nuove, la pista era bagnata, aveva appena smesso di piovere e le gomme erano ancora fredde. La macchina venne in seguito controllata in fabbrica e non aveva nessun problema particolare nella meccanica. Lui mise la gomma sinistra fuori dalla carreggiata, forse urtò qualcosa, forse pattinò su una pozza d’acqua e la macchina si girò andando a sbattere rovinosamente prendendo subito fuoco. Qualche giornalista ipotizzò di una rottura meccanica, ma Lauda non disse mai nulla in proposito. Lauda era una persona comunque molto intelligente, anche se un po’ tignosetta, ma si è sempre comportato bene verso la squadra e non volle mai dare addito a polemiche su quell’incidente.Enzo Ferrari comunque volle difendere in seguito gli interessi della squadra e dell’austriaco e si preoccupò di trovare un pilota che potesse portare via punti a James Hunt.Nel marasma venne saltata anche una gara ed a Monza a settembre venne preso Carlos Reutemann, anche se si parlò per alcuni giorni in estate di Ronnie Peterson e penso che sarebbe stata la soluzione migliore da adottare. Anche se l’argentino si è comportato molto bene, Peterson sarebbe stato una ottima soluzione, era velocissimo ed una gran brava persona. Lauda vide malissimo questo comportamento di Enzo Ferrari e se la prese molto, si sentiva tradito. Ferrari doveva fare delle scelte che non riguardavano solamente Lauda, ma tutta la squadra, c’erano in ballo dei titoli e l’austriaco era messo piuttosto male e secondo lui era un modo corretto di agire, ma il tutto suscitò un vero casino mediatico e l’inizio della rottura con Lauda.Alla fine Lauda ha partecipato alla Gran Premio d’Italia anche se io ero fortemente contrario. Quando scendeva dalla macchina e si toglieva il casco le ferite sanguinavano ancora, ma il problema era anche psicologico: secondo me non era il Lauda che conoscevamo prima dell’incidente. Corse a Monza, una gara che in altre circostanze avrebbe tranquillamente vinto ed invece arrivò quarto, ed ancora oggi, a distanza di anni, sostengo che lui non era ancora pronto per correre, non era più il grande campione di prima del fatto, era psicologicamente troppo provato.Quando andammo al Fuji trovammo una giornata pessima. Quello era un circuito che doveva essere cancellato già allora dal mondiale, pieno di buche e con l’asfalto deformato. Fu un gran premio estremamente strano con i piloti che iniziarono a fare riunioni alle 11 del mattino per non correre viste le condizioni della pista e del tempo. Fecero diverse riunioni a vari gruppi, alla fine si incontrarono tutti e decisero di non correre. A pochi minuti dal via intervennero i vari capi delle scuderie, minacciando alcuni piloti soprattutto dal punto di vista economico. A cinque minuti dal via tutti entrarono negli abitacoli ed anche Lauda face lo stesso, ma si sentiva tradito, condizionato, svuotato, stressato. Si vedeva che non aveva nessuna voglia di correre. Partirono ma poco dopo lo vidi rientrare nella corsia box. Mi avvicinai prontamente all’abitacolo per capire cosa fosse successo. “Non me la sento di correre” furono le sue precise parole. Prontamente gli proposi di dire che c’erano problemi elettrici dovuti alla tempesta d’acqua in pista, ma lui non volle, volle dire la verità ed uscì dall’abitacolo e disse “me ne vado”.In quel momento era ancora in testa al mondiale ed era ancora convinto di farcela. Clay Ragazzoni era ancora in gara e lasciai a Daniele Audetto il comando delle operazioni, mentre io badai a Lauda che volle prendere una macchina e scappare in aeroporto. Era moralmente a pezzi, salimmo su una Rolls Roice in prestito con un ingegnere inglese che ci accompagnò all’aeroporto. Durante tutto il tragitto Niki seguiva la gara su una radio inglese ed era ancora convinto di averlo vinto quel titolo.Intanto in pista successero alcuni episodi, mai i piloti Ferrari venivano aiutati dagli avversari ed alcuni piloti inglesi fecero di tutto per ribaltare il risultato riuscendoci.Quando Hunt arrivò al box, alla fine della gara, era ancora convinto di non avere vinto il titolo. I meccanici mi dissero che si levò il casco, lo gettò contro una colonna e si mise ad inveire contro la sua squadra. Dopo varie spiegazioni alla fine ha capito che era campione mondiale, ed anche Lauda capì che non ce l’aveva fatta. Lauda reagì nel migliore dei modi disse “se non dovevo vincere è stato maglio così!”Normalmente c’erano 22 piloti in pista, 20 facenti capo a team inglesi e gli altri due della Ferrari. Vincere contro la Ferrari per gli inglesi ha sempre avuto un grande valore, molto più che vincere contro un team della loro nazionalità. Alcune volte li ho compresi, il vecchio li chiamava quasi con disprezzo “i garagisti” e tutto stava nella logica di quegli anni. Lauda si risollevò nella stagione successiva dimostrando di essere ancora un grande campione vincendo il suo secondo titolo.”

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