Così, la casa del cavallino rampante non solo racimola creatività, talento e innovazione, ma trova anche una preziosa collaborazione nel vedere la tradizione della “rossa” innovarsi senza mai perdere la propria identità. Quest’anno ad aver vinto il Ferrari World Design Contest 2011 è stata l’Università Coreata Hongik University di Seul, che ha avuto la meglio sui 7 finalisti arrivati a contendersi la medaglia d’oro, tra questi c’era anche l’Università del Design di Torino.
Anche se la premiazione è avvenuta in quel di luglio, oggi richiamo l’argomento in causa per vie dell’eco che ha avuto nelle comunità di lettori di tutto il mondo. Si è sempre più convinti infatti che la Ferrari del futuro strizzerà l’occhio ai gusti del mercato orientale (Cina, India e Giappone su tutti), anche alla luce del fatto che le componenti tecnologiche delle automobili di prossima generazione saranno sempre più prodotte in Cina e in Giappone. I concept dei disegnatori però non pensano tanto all’approccio tecnologico delle loro idee quanto a quello di stile, e vedere i nuovi successi delle supercar nel mercato cinese dello scorso anno, che dire, da quelle parti desiderano una Supercar più “super” del solito. Montezemolo in occasione della premiazione ha dichiarato che alcuni dei prossimi modelli Ferrari faranno fede ai disegni vincitori delle attuali edizioni del Ferrari World Design Contest. L’ultima Ferrari Eternità (questo il nome della vincente coreana), Ferrari che vuole “tenere una finestra aperta sul mondo e sulle energie che alimentano le nuove generazioni”, fa dell’aerodinamica e dell’estetica da supercar il proprio segno distintivo. Qualcuno l’ha chiamata già “furia rossa”, ma a pensarci bene, i riferimenti alle civiltà orientali diventerebbero così troppo palesi.
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